La manna dal cielo
Un rabbino, dotto e stimato, fu invitato a tenere una conferenza sull’Esodo in uno dei centri culturali più esclusivi della propria città.
Il pubblico, colto e preparato, seguiva attentamente l’esposizione.
Il rabbino presentò così l’episodio della manna che cadeva dal cielo:
“Il Signore faceva piovere il suo pane, che aveva sapore di focaccia con il miele, quanta bastava per il giorno.
Non si conservava fino al giorno dopo, eccetto il venerdì.
Quando il sole cominciava a scaldare si scioglieva!”
Un ascoltatore lo interruppe:
“Che spreco di tempo!
Perché per un giorno?
Non sarebbe stato meglio se Dio avesse inviato provviste che durassero almeno per un anno?
Sarebbe stato più pratico e molto meno faticoso!”
Il rabbino, com’era solito fare, rispose con una storia:
“Un grande re aveva un figlio.
Era solo un bambino ma doveva salire al trono e la sua educazione era un affare di stato.
C’era una legge che imponeva che il re vedesse il figlio solo una volta all’anno.
Il re amava molto il suo bambino e il principino amava molto il suo papà.
Quanto avrebbero voluto stare insieme un po’ di più!
Ma la legge era inesorabile.
Così piano piano divennero due estranei!” e continuò, “Per questo Dio mandava il suo dono ogni giorno…”
Per questo noi preghiamo ogni giorno.