La bicicletta gialla

La bicicletta gialla

Andrea aveva un solo grande desiderio:
una bicicletta.
Una bicicletta gialla super-accessoriata che aveva visto in una vetrina della città.

Non se la poteva più togliere dalla mente.

Vedeva la bicicletta gialla nei sogni, nel caffelatte, nella figura di Carlo Magno che c’era sul libro di scuola.
Ma la mamma di Andrea aveva tante cose da pagare ancora e le spese aumentavano ogni giorno.
Non poteva certo comprare una bicicletta costosa come quella sognata da Andrea.
Andrea conosceva le difficoltà della mamma e così decise di chiedere la bicicletta direttamente a Dio.
Per Natale.
Tutte le sere Andrea cominciò ad aggiungere una frase alle sue preghiere:
“Ricordati di farmi avere la bicicletta gialla per Natale. Amen.”
Ogni sera la mamma sentiva Andrea pregare per ottenere la bicicletta gialla e

ogni sera scuoteva tristemente la testa.

La mamma sapeva che Natale sarebbe stato un giorno ben doloroso per Andrea.
Non ci sarebbe stata la bicicletta e il bambino ne sarebbe stato mortalmente deluso.
Venne il giorno di Natale e naturalmente Andrea non ricevette nessuna bicicletta.
Alla sera, il bambino si inginocchiò come al solito accanto al lettino per dire le preghiere.
“Andrea,” gli disse dolcemente la mamma, “penso che sarai scontento, perché non hai ricevuto la bicicletta per Natale.
Spero che tu non sia arrabbiato con Dio, perché non ha risposto alle tue preghiere!”

Andrea guardò la mamma:

“Oh no, mamma.
Io non sono arrabbiato con Dio.
Ha risposto alle mie preghiere.”
Dio ha detto: “No!”

Brano tratto dal libro “Cerchi dell’acqua.” di Bruno Ferrero. Edizione ElleDiCi.

Il miracolo


Il miracolo

Questa è la storia vera di una bambina di otto anni che sapeva che l’amore può fare meraviglie.
Il suo fratellino era destinato a morire per un tumore al cervello.
I suoi genitori erano poveri, ma avevano fatto di tutto per salvarlo, spendendo tutti i loro risparmi.
Una sera, il papà disse alla mamma in lacrime:
“Non ce la facciamo più, cara.
Credo sia finita.
Solo un miracolo potrebbe salvarlo.”
La piccola, con il fiato sospeso, in un angolo della stanza aveva sentito.
Corse nella sua stanza, ruppe il salvadanaio e, senza far rumore, si diresse alla farmacia più vicina.

Attese pazientemente il suo turno.

Si avvicinò al bancone, si alzò sulla punta dei piedi e, davanti al farmacista meravigliato, posò sul banco tutte le monete.
“Per cos’è?
Che cosa vuoi piccola?” chiese il farmacista.
“È per il mio fratellino, signor farmacista.
È molto malato e io sono venuta a comprare un miracolo.” rispose la bambina.
“Che cosa dici?” borbottò il farmacista.
“Si chiama Andrea, e ha una cosa che gli cresce dentro la testa, e papà ha detto alla mamma che è finita, non c’è più niente da fare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo.
Vede, io voglio tanto bene al mio fratellino, per questo ho preso tutti i miei soldi e sono venuta a comperare un miracolo.” spiegò la bambina.
Il farmacista accennò un sorriso triste ed esclamò:

“Piccola mia, noi qui non vendiamo miracoli!”

“Ma se non bastano questi soldi posso darmi da fare per trovarne ancora.
Quanto costa un miracolo?” chiese nuovamente la bambina.
C’era nella farmacia un uomo alto ed elegante, dall’aria molto seria, che sembrava interessato alla strana conversazione.
Il farmacista allargò le braccia mortificato.
La bambina, con le lacrime agli occhi, cominciò a recuperare le sue monetine.
L’uomo si avvicinò a lei e le chiese:
“Perché piangi, piccola?
Che cosa ti succede?”
“Il signor farmacista non vuole vendermi un miracolo e neanche dirmi quanto costa…

È per il mio fratellino Andrea che è molto malato.

Mamma dice che ci vorrebbe un’operazione, ma papà dice che costa troppo e non possiamo pagare e che ci vorrebbe un miracolo per salvarlo.
Per questo ho portato tutto quello che ho!” rispose la bambina.
“Quanto hai?” chiese il dottore.
“Un dollaro e undici centesimi… ma, sapete…” aggiunse con un filo di voce: “Posso trovare ancora qualcosa…”
L’uomo sorrise: “Guarda, non credo sia necessario.
Un dollaro e undici centesimi è esattamente il prezzo di un miracolo per il tuo fratellino!”
Con una mano raccolse la piccola somma e con l’altra prese dolcemente la manina della bambina.
“Portami a casa tua, piccola.
Voglio vedere il tuo fratellino e anche il tuo papà e la tua mamma e vedere con loro se possiamo trovare il piccolo miracolo di cui avete bisogno!”

Il signore alto ed elegante e la bambina uscirono tenendosi per mano.

Quell’uomo era il professor Carlton Armstrong, uno dei più grandi neurochirurghi del mondo.
Operò il piccolo Andrea, che poté tornare a casa qualche settimana dopo completamente guarito.
“Questa operazione,” mormorò la mamma “è un vero miracolo.
Mi chiedo quanto sia costata…”
La sorellina sorrise senza dire niente.
Lei sapeva quanto era costato il miracolo: un dollaro e undici centesimi…
più, naturalmente l’amore e la fede di una bambina.

Brano tratto dal libro “C’è ancora qualcuno che danza.” di Bruno Ferrero