Tre racconti brevi su Dio

Tre racconti brevi su Dio
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Il missionario ed il cantante

La chiesa ed i fedeli

Siate come il vetro

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“Il missionario ed il cantante”

Un missionario, che era vissuto in Cina per molti anni, ed un famoso cantante, che vi era rimasto soltanto per due settimane, tornavano negli Stati Uniti a bordo della stessa nave.
Quando attraccarono a New York, il missionario vide una gran folla di ammiratori in attesa del cantante.

“Signore, non capisco!” mormorò il missionario,

“Ho dedicato 42 anni della mia vita alla Cina, e lui ci è rimasto soltanto due settimane, eppure ci sono migliaia di persone che gli danno il bentornato a casa, mentre per me non c’è nessuno!”
Ed il Signore gli rispose:
“Figliolo, ma tu non sei ancora a casa!”

Brano senza Autore.
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“La chiesa ed i fedeli”

Un uomo cercava una buona chiesa da frequentare ed entrò per caso in una chiesa in cui i fedeli ed il prete stavano leggendo il loro libro di preghiere.
E dicevano:

“Non abbiamo fatto queste cose che avremmo dovuto fare,

ed abbiamo fatto queste altre cose che non avremmo dovuto fare!”
L’uomo si lasciò cadere in un banco e sospirò sollevato dicendo:
“Grazie a Dio, ho finalmente trovato la mia gente!”

Brano senza Autore.
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“Siate come il vetro”

Siate come il vetro; il vetro, se è pulito, non si vede!
Però fa vedere al di là di se stesso.
Anche voi, se siete limpidi e non appannati dall’orgoglio e dall’egoismo,

sarete come il vetro:

lascerete vedere Gesù al di là di voi stessi e così aiuterete tanta gente a incontrarlo.

Brano di Madre Teresa di Calcutta

L’intagliatore di giada

L’intagliatore di giada

Un giovane cinese decise di diventare un provetto intagliatore di giada.
Si recò perciò dal migliore maestro di tutta la Cina e si mise a bottega da lui.
Il primo giorno, il maestro gli mise in mano un pezzo di giada e gli disse:

“Tienilo stretto in pugno!”

Per tutto il giorno il giovane rimase fermo con il pugno chiuso.
Non fece altro.
Il giorno dopo, si presentò baldanzoso dal maestro, convinto di imparare qualcosa di nuovo.
Ma il maestro gli mise in mano un pezzo di giada e gli disse:

“Stringi il pugno!”

E per tutto il giorno il giovane rimase nuovamente fermo impalato con il pugno stretto su un pezzo di giada.
Così il giorno dopo e il giorno dopo ancora.
Per un anno intero.
Un mattino, come era ormai abituato a fare, il giovane si presentò dal maestro con la mano aperta.
Come al solito, il maestro gli mise una pietra in mano.
Ma, appena la pietra gli sfiorò la mano, il giovane esclamò:

“Ma questa non è giada!”

Il maestro sorrise:
“Ora conosci la giada!”

Brano tratto dal libro “40 Storie nel deserto.” di Bruno Ferrero. Editrice ElleDiCi.