Il mandorlo e la grande quercia

Il mandorlo e la grande quercia

C’erano una volta, in un terreno coltivato, due piccole piante che erano molto amiche e che avevano in comune lo stesso sogno:
diventare sante.

Tuttavia, della santità avevano due concezioni molto diverse, quasi opposte.

La prima, che era la piantina di un mandorlo, sapendo che i santi stanno in paradiso, era convinta che la santità consistesse nel tendere verso l’alto, staccandosi da terra.
La seconda, che era la piantina di una quercia, avendo letto la vita dei santi, era convinta, invece, che la santità consistesse nel tendere verso l’alto, ma stando con i piedi per terra e dando il massimo di sé in questo mondo.
Col passare del tempo la piantina del mandorlo, pur potendo, non riusciva a portare frutti perché era poco attenta al terreno che avvolgeva le sue radici e, per via della sua convinzione, cercava di spingerle sempre più verso l’alto a tal punto che

un giorno seccò e fu tagliata dal padrone del terreno.

L’altra piantina, invece, spingendo le sue radici sempre più in profondità, crebbe e divenne una grande e maestosa quercia e, pur non potendo produrre frutti commestibili per il suo padrone, era molto apprezzata per la sua frescura ed era diventata ormai casa e riparo per molti animali di quella zona.

Brano tratto dal libro “Novena dell’Immacolata.” di Angelo Valente. Edizione ElleDiCi.