L’esempio (Padre e figlio)

L’esempio (Padre e figlio)

“Quand’ero adolescente,” raccontava un uomo ad un amico, “mio padre mi mise in guardia da certi posti in città.”
Mi disse:
“Non andare mai in una discoteca, figlio mio.”

“Perché no, papà?” domandai.

“Perché vedresti cose che non dovresti vedere!” rispose lui.
Questo, ovviamente, suscitò la mia curiosità.
Ed alla prima occasione andai in una discoteca.

“E hai visto qualcosa che non dovevi vedere?”

domandò l’amico.
“Certo!” rispose l’uomo, “Ho visto mio padre.”

Un bambino in piedi sul letto nel suo pigiamino rosso punta il dito contro la mamma e fieramente dichiara:
“Io non voglio essere intelligente.
Io non voglio essere beneducato.

Io voglio essere come papà!”

L’esempio non è uno dei tanti metodi per educare.
È l’unico.

Brano tratto dal libro “Le storie del grillo.” di Bruno Ferrero. Edizione ElleDiCi.

Se si insegnasse la bellezza alla gente…


Se si insegnasse la bellezza alla gente…

Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà.

All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso,

con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità,

si mettono le tendine alle finestre,

le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre.

È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza:

perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.

Brano di Peppino Impastato