Il denaro restituito

Il denaro restituito

Un anziano signore, prossimo al termine dello scorrere della clessidra che segna il tempo terreno, chiamò al proprio capezzale i suoi sette figli, per esprimere le sue ultime volontà e dare le giuste raccomandazioni.
Chiese di portare con sé, dentro la cassa, una cifra in denaro.

Spiegò che non era importante la cifra che avrebbero inserito.

Voleva che facessero questo gesto poiché da loro non aveva mai ricevuto nulla, nonostante avesse costruito ad ognuno una casa.
Spiegò che i soldi li avrebbe restituiti tutti, a cassa chiusa, ma solo a chi di loro si fosse dimostrato più generoso ma anche più furbo.
Recitò un proverbio nel quale veniva spiegato che un padre mantiene sette figli, ma che sette figli non riescono a mantenere un padre.
Passato a miglior vita, i figli fecero una riunione di famiglia su come esaudire le volontà del padre e il più giovane, l’unico che per l’insistenza del padre aveva studiato, propose:

“Date a me i sodi in contanti da mettere nella cassa.

Per semplificare il tutto, li tramuterò in un assegno, attestante la nostra unità.
Sarà anche più semplice evitare furti in questo modo, dato che, come sappiamo, ci possono essere dei malintenzionati tombaroli che potrebbero approfittare della nostra generosità!”

Brano di Dino De Lucchi
© Ogni diritto sul presente lavoro è riservato all’autore, ai sensi della normativa vigente.
Revisione del racconto a cura di Michele Bruno Salerno

La ragazza ed il giardino

La ragazza ed il giardino

Tanto tempo fa, in una terra lontana, in una casetta linda e ordinata viveva una bambina.
La casetta era circondata da un grande e magnifico giardino.
Il giardino era grandissimo e la bambina, che si chiamava Anna, lo amava moltissimo.
Un giorno, un vecchio saggio le disse prendendole la mano:
“Ascolta bambina!
Quando sei nata ho promesso a tua madre che avrei esaudito un tuo desiderio.
Perciò dimmi che cosa desideri?
Posso farti diventare ricca, oppure bella; posso trasformarti in una principessa, perfino in una strega, se lo desideri.
Qualunque cosa tu mi chieda io la posso esaudire, ma ricordati, puoi esprimere un solo desiderio!”
Anna pensò a tutte le cose che l’uomo le aveva offerto, ma niente prometteva la felicità e lei era felice della sua vita così com’era.

Alla fine disse:

“Fa’ che io possa vivere per tutta la vita in questo bel giardino!”
L’uomo corrugò la fronte:
“È tutto?”
Anna annuì:
“È tutto.
Sono felice qui e non desidero altro!”
Passarono gli anni.
Anna divenne una ragazza molto bella.
Erano tanti gli uomini che venivano a visitarla e si innamoravano di quella ragazza allegra e felice.
La chiedevano in sposa, ma lei li rifiutava, uno dopo l’altro.
Apparteneva al suo giardino e non l’avrebbe abbandonato mai.
Ma un mattino, mentre passeggiava, si trovò davanti un giovane che non aveva mai visto prima.
Era alto e bello e appena lo vide Anna si innamorò di lui.
Egli la prese per la mano e le disse gentilmente:
“Mi chiamo Hansi e sono il principe di una terra lontana.
Vuoi sposarmi e venire con me?”

Ricacciando le lacrime, rispose:

“Se… se potrò, verrò con te.
Ma può darsi che non mi sia possibile andarmene.
Tempo fa un saggio si offrì di esaudire un mio desiderio e io scelsi di vivere tutta la vita in questo giardino!”
Ma sposò il principe quello stesso giorno e insieme cavalcarono verso il suo paese.
Finalmente, dopo settimane di viaggio, arrivarono nel paese di Hansi.
Il palazzo era bello, con alte torri e pareti di marmo.
Ma intorno c’era il deserto, una immensa distesa di sabbia dorata.
Non c’era niente di verde, niente che cresceva.
Quella notte Anna pianse pensando al posto terribile in cui il suo amore l’aveva condotta.
Ma il mattino seguente Hansi andò a svegliarla e la condusse davanti alla finestra.
“Guarda!” esclamò, “Il vecchio saggio ha fatto davvero una magia, guarda!”

Anna si affacciò alla finestra e trattenne il fiato.

Ma quello era il suo giardino!
Tutto il suo bel parco verde era là, intorno al palazzo, e si estendeva a perdita d’occhio.
“Hai visto?” disse il principe, “In qualunque posto tu vada, il tuo giardino ti seguirà!”
Coltivati un giardino interiore: ti accompagnerà ovunque.
E sarà la tua forza di vivere.

Brano senza Autore

Il re ed il principe

Il re ed il principe

Un giorno, un re, per punire suo figlio, lo mandò in esilio in un paese lontano.
Il principe soffrì la fame e il freddo, perse la speranza di ottenere il perdono reale.

Passarono gli anni.

Un giorno, il re inviò al figlio un ambasciatore con l’ordine di esaudire tutti i suoi desideri, tutte le sue aspirazioni.
L’ambasciatore lo disse al principe, che lo guardò stupito e rispose soltanto:

“Dammi un pezzo di pane e un cappotto caldo!”

Aveva completamente dimenticato che era un principe e che poteva ritornare nel palazzo di suo padre a vivere da re.

Brano senza Autore.

Il genio e le richieste impossibili

Il genio e le richieste impossibili

Un uomo passeggiando in un bosco alla ricerca di funghi, si imbatté nella più perfetta ed antica lampada ad olio; iniziò subito a strofinarla e apparve il Genio.
L’uomo chiese:
“Posso avere i miei tre desideri?”
Il genio rispose:
“No! A causa dei cattivi tempi, della recessione, della globalizzazione, dell’inflazione, degli scioperi e di tutti gli altri problemi mondiali, oggi come oggi posso offrirti un solo desiderio da esaudire.”

L’uomo prese allora una cartina geografica e disse:

“In tal caso, vorrei la pace in Medio Oriente.
Vedi la cartina?
Vorrei che questi Paesi smettessero di farsi la guerra!”
Il Genio guardò la cartina e replicò:
“Ma accidenti, questi paesi sono in guerra da tempi lontanissimi!

Non credo di poterci fare niente, sono potente ma non così tanto!

Non pensarci neppure.
Neanche se chiedessi l’aiuto del mio Maestro potrei riuscire a realizzare questo desiderio.
Lascia perdere!
Dai, chiedimi qualcos’altro.”
L’uomo pensò per qualche altro minuto e disse:

“Non sono mai riuscito a trovare la donna giusta:

una donna sensibile, dolce e affettuosa, capace di rispettare il suo uomo, che sappia cucinare e farsi carico dei lavori domestici senza lamentarsi continuamente, che sia una brava amante e che non abbia mai il mal di testa, che non passi tutto il tempo a fare spese o a guardare la moda in tv, che non sia sempre nervosa, che mi tratti con amore e che non mi tradisca.”
E il genio sospirando:
“… dai qua, fammi rivedere un po’ la cartina…”

Brano senza Autore, tratto dal Web