Inoltre, fai attenzione a ciò che tolleri:
stai insegnando agli altri come trattarti.
Infatti, peggio della superbia di chi non ammette di aver sbagliato, c’è l’arroganza di chi non sa dire:
“Hai ragione, scusa!”
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Potresti farlo anche tu!
Potresti farlo anche tu!
Erano sposati da cinquant’anni.
Un giorno alla stazione si sedettero su una panchina ad aspettare il treno.
Sulla panchina di fronte a loro erano seduti due giovani innamorati.
I due anziani osservavano la giovane coppia in silenzio.
Il ragazzo abbracciava la ragazza con tenerezza e la baciava con trasporto.
La donna, con gli occhi che brillavano, sfiorò il marito con la mano e sussurrò:
“Potresti farlo anche tu!”
L’uomo la guardò sdegnato:
“Cosa? Ma se non la conosco neanche!”
Brano senza Autore
Ora so perché dovevi farlo
Ora so perché dovevi farlo
C’era una volta un uomo che considerava il Natale una favola incomprensibile.
Era una persona gentile e discreta, amorevole con la sua famiglia, onesta in tutti i suoi rapporti con gli altri uomini.
Ma non riusciva a credere all’Incarnazione.
Ed era troppo onesto per fingere di crederci.
La vigilia di Natale la moglie e i figli andarono in chiesa per la Messa di mezzanotte.
“Mi dispiace, ma non vengo.” disse lui, “Non riesco a capire l’affermazione che Dio si fa uomo.
Preferisco stare a casa.
Vi aspetterò per prendere qualcosa di caldo insieme.”
La sua famiglia si allontanò in auto, la neve cominciò a cadere.
L’uomo andò alla finestra e guardò le folate sempre più fitte e pesanti.
“Un vero Natale con i fiocchi!” pensò.
Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere il suo libro.
Pochi minuti dopo fu sorpreso da un tonfo sordo, subito seguito da un altro, poi da un altro ancora.
Pensò che qualcuno si divertisse a tirare palle di neve alla finestra del suo soggiorno.
Quando andò alla porta d’ingresso per indagare vide uno stormo di uccelli che svolazzavano nella tempesta alla disperata ricerca di un riparo e attirati dalla luce della sua finestra andavano a sbattere contro i vetri.
Molti finivano a terra tramortiti.
“Non posso permettere che queste povere creature giacciano lì a congelare!” pensò, “Ma come posso aiutarli?”
Si ricordò della rimessa che non usava più:
avrebbe potuto fornire un riparo caldo.
Indossò il cappotto e gli scarponi e con passo pesante attraverso la neve si diresse alla rimessa.
Spalancò l’ampia porta e accese la luce.
Ma gli uccelli non entravano.
“Un po’ di cibo li attirerà!” pensò.
Così si affrettò a tornare a casa per le briciole di pane, che sparse sulla neve per fare un percorso verso la rimessa.
Ma gli uccelli ignoravano le briciole di pane e continuavano a svolazzare sempre più intorpiditi nella tormenta.
L’uomo si mise ad agitare le braccia, ma quelli, spaventati, si disperdevano in ogni direzione, invece di rifugiarsi nel deposito caldo e illuminato.
“Mi vedono come una creatura strana e terrificante.” si disse, “Li ho solo terrorizzati di più.
Come faccio a comunicare loro che possono fidarsi di me?”
Uno strano pensiero lo colpì:
“Se solo potessi essere un uccello io stesso per qualche minuto, forse potrei guidarli verso la salvezza!”
Proprio in quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare.
Rimase in silenzio per un po’, ascoltando le campane.
Poi cadde in ginocchio nella neve.
“Adesso capisco.” sussurrò, “Ora so perché dovevi farlo!”
Brano di Bruno Ferrero
Siate il meglio
Siate il meglio
Se non potete essere un pino in cima al monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
Se non potete essere un cespuglio, siate erba.
E abbellite come potete la via maestra.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere muschio, siate alga,
ma l’alga più preziosa del laghetto.
Se siamo tutti comandanti, la ciurma chi la fa?
C’è qualcosa da fare per tutti.
Ci sono lavori grossi e altri meno.
E ciascuno deve scegliersi il più adatto.
Se non potete essere il sole, siate una stella,
vincere o perdere non dipende dalla grandezza.
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati,
e poi mettetevi a farlo appassionatamente.