L’amore, il discepolo ed il saggio
Un giovane discepolo andò da un saggio e gli disse:
“Maestro ditemi una parola.
Quando un uomo ama è sa di essere amato è la persona più felice di questo mondo.
Ma come si fa ad imparare ad amare?”
“Beh,” rispose il saggio, “potresti iniziare a mettere in pratica queste regole:
- Non dare mai un’immagine falsa di se stessi.
- Dire sempre di sì, quando è sì, e no, quando è no.
- Mantenere la parola data, anche e soprattutto se costa.
- Guardare gli altri ad occhi aperti, cercando di conoscere i pregi e i difetti.
- Accogliere degli altri non solo i pregi ma anche i difetti e viceversa.
- Esercitarsi a perdonare.
- Dare agli altri il meglio di se stessi, senza nascondere loro i propri difetti.
- Riprendere il rapporto con gli altri anche dopo delusioni e tradimenti.
- Imparare a chiedere scusa, quando ci si accorge di aver sbagliato.
- Condividere gli amici, vincendo la gelosia.
- Evitare amicizie possessive e chiuse.
- Dare agli altri anche quando gli altri non possono darci niente.”
Il discepolo con uno sguardo perplesso disse:
“Sono regole belle ma difficili da vivere!”
“Perché, chi ti ha detto che amare è facile?” rispose il saggio, “Non esiste l’amore facile, non esiste l’amore a buon mercato.
Non esiste la felicità facile, non esiste la felicità comprata a prezzi di saldo.
Tutti cercano l’amore ma pochi sono disposti a pagare il prezzo per ottenerlo: il sacrificio!
Imparare ad amare richiede un lungo cammino e un lungo tirocinio.
È difficile, ma non impossibile!”
“Quando potrò dire a me stesso di aver imparato ad amare?” disse il discepolo.
“Mai. Perché la misura dell’amore è amare senza misura.” esclamò il saggio.