Un giorno un giovane ragazzino chiese a suo nonno…


Un giorno un giovane ragazzino chiese a suo nonno

Un giorno un giovane ragazzino chiese a suo nonno:
“Nonno, come hai potuto vivere prima senza tecnologia, senza internet, senza computer, senza droni, senza bitcoin, senza telefoni cellulari, senza Facebook e senza gli altri social network?”
Il nonno rispose:
“Proprio come la tua generazione vive oggi, senza umanità, senza dignità, senza compassione, senza vergogna, senza onore, senza rispetto, senza personalità, senza carattere, senza amore e senza modestia.
Noi, oggi che voi ci chiamate “vecchi”, siamo stati benedetti, la nostra vita è la prova.

In bicicletta non abbiamo mai usato il casco.

Dopo la scuola, abbiamo fatto i compiti da soli e siamo sempre andati a giocare nei prati fino al tramonto.
Abbiamo giocato con amici veri, non con amici su Internet.
Se mai abbiamo avuto sete, abbiamo bevuto acqua dalla fontanella, non dall’acqua in bottiglia.
Non ci siamo mai ammalati ad usare lo stesso bicchiere con i nostri amici.
Non siamo mai ingrassati mangiando pane e pasta tutti i giorni.

Non è successo niente ai nostri piedi nonostante camminassimo scalzi.

Non abbiamo mai usato integratori per mantenerci sani.
Abbiamo creato con le nostre mani i nostri giocattoli e giocato con loro.
I nostri genitori non erano ricchi ma ci hanno dato tanto amore, non video giochi per tenerci buoni.
Non abbiamo mai avuto telefoni cellulari, DVD, Play Station, Xbox, videogiochi, personal computer, internet… ma, abbiamo avuto veri amici.
Abbiamo visitato la casa dei nostri amici senza essere stati invitati e ci siamo goduti con loro pane e olio a merenda.

I membri adulti della famiglia vivevano nelle vicinanze per godersi il tempo tra di loro.

Potremmo essere stati in foto in bianco e nero, ma troviamo ricordi molto colorati in quelle foto.
Siamo una generazione unica e più comprensiva, perché siamo l’ultima generazione che ha ascoltato i loro genitori… ed anche la prima che ha dovuto ascoltare i propri figli.
Siamo un’edizione limitata!
Godeteci e fatene tesoro.

Brano senza Autore, tratto dal Web

Il professore e la lezione sull’amore

Il professore e la lezione sull’amore

Durante una lezione una ragazza piangeva perché era stata lasciata dal suo ragazzo.
Il professore dopo aver chiesto alla ragazza cosa avesse, disse:
“L’amore.
L’amore dovete prenderlo come un gioco.
Anzi è un gioco.
E sapete chi vince?”
Un primo studente rispose:
“Chi fugge?”
“Assolutamente no!” esclamò il professore.
Intervenne un secondo studente dicendo:
“Chi è online su Whatsapp o Facebook e non risponde?”

A lui si accodò un terzo studente che chiese:
“Vince chi si accontenta dei mi piace sui post e sulle foto di Instagram o Facebook?
O chi attende sempre che l’altra persona lo contatti?”
Il professore rispose ad entrambi:
“Interessante ma no.
Nessuno lo sa?”
Un altro studente tentò la soluzione, esclamando:
“Vince chi non si lascia spezzare il cuore. Giusto?”
Ascoltati i vari studenti il professore concluse:
“No.
Nessun ha ancora capito come funziona questo gioco.
Avete mai visto un libretto delle istruzioni?

No ragazzi, l’amore ognuno lo gioca come vuole.
Una volta iniziato a giocare non potrà più smettere, non riuscirà.
È una battaglia.
Vi viene spezzato il cuore una volta?
Andate in cerca di qualcosa che ve lo aggiusti, non state a piangervi addosso.
Quando giocate alla Playstation e il nemico vi spara, voi cosa fate?
Vi rimboccare le maniche e fate di tutto per schivare ulteriori colpi e portare a termine la missione.
Ebbene, rimboccatevi le mani e provate a vincere il gioco.
Non è ancora perso, mai.
Siate voi i vincitori.”

Brano senza Autore, tratto dal Web