Un uomo d’affari sempre molto indaffarato chiamò a gran voce un taxi e vi salì sopra con gran furia dicendo:
“Presto vada a tutta velocità!”
Il taxi partì con un grande stridio di gomme e imboccò il corso a tutta birra.
Si sporse verso il tassista e chiese:
“Le ho detto dove deve andare?”
“No, ma ci sto andando più in fretta che posso!”
Si può anche vivere a “casaccio.”
Eravamo in due nello stesso scompartimento del treno.
La giornata era fredda e piovosa.
Dai finestrini si vedeva scorrere un paesaggio grigio e
Ma lo scompartimento era confortevolmente riscaldato e il ritmico sferragliare del treno conciliava una quieta beatitudine.
Il passeggero che divideva lo scompartimento con me, invece, era stranamente inquieto.
Ad ogni fermata del treno scattava in piedi,
Poi si sprofondava nel sedile emettendo un sospiro da strappare il cuore.
Dopo sette, otto stazioni, preoccupato gli chiesi:
“C’è qualcosa che non va?
Non si sente bene?”
Con un nuovo desolato sospiro, rispose:
È che sto andando nella direzione sbagliata.
Avrei dovuto cambiare treno già da molte stazioni.
Ma si sta così bene e al calduccio, qui…”