Tutto sia completamente diverso! (Il paradiso)

Tutto sia completamente diverso!
(Il paradiso)

Un uomo è stufo della sua vita con la moglie ed i figli.
La moglie lo domina e lo vessa, i figli lo disprezzano, gli ridono dietro.
Si sente una vittima e pensa che sia venuto per lui il momento di cercare la Gerusalemme celeste, il paradiso.
Dopo molte ricerche, trova un vecchio saggio che gli spiega la strada in dettaglio.
Il paradiso c’è, eccome, ed è nel tal posto.
Bisogna fare parecchia strada, ma con un bel po’ di fatica ci si arriva.

L’uomo si mette in cammino.

Di giorno marcia, e la notte, stanchissimo si ferma in una locanda per dormire.
Siccome è un uomo molto preciso, decide, la sera prima di coricarsi, di disporre le sue scarpe già orientate verso il paradiso, per essere ben sicuro di non perdere la direzione giusta.
Durante la notte, però, mentre lui dorme, un diavoletto dispettoso entra in azione e gli gira le scarpe nella direzione opposta.
La mattina dopo l’uomo si sveglia, guarda le scarpe, che gli paiono orientate in maniera diversa rispetto alla sera prima, ma non ci fa troppo caso, e riprende il cammino, che ora è nella direzione contraria a quella del giorno precedente, verso il punto di partenza.
A mano a mano che procede, il paesaggio diventa sempre più familiare.
Ad un certo punto arriva nel paese dove è sempre vissuto, che però crede sia il paradiso.

Come assomiglia al suo paese il paradiso!

Siccome è il paradiso, tuttavia, ci si trova bene e gli piace moltissimo.
Poi vede la sua vecchia casa, e pensa:
“Come assomiglia alla mia vecchia casa!”
Ma siccome è il paradiso gli piace moltissimo.
Lo accolgono sua moglie e i suoi figli, e anche loro assomigliano a sua moglie e ai suoi figli!
E si stupisce che in paradiso tutto assomigli a quello che c’era prima.

Però, siccome è il paradiso, tutto è bellissimo.

La moglie è una persona deliziosa, i figli sono straordinari; tutti sono pieni di qualità e aspetti che nel vivere quotidiano egli non avrebbe mai sospettato possedessero.
E così tra sé e sé riflette:
“È strano come qui in paradiso tutto assomigli a ciò che c’era nella mia vita di prima in modo così preciso, ma come, allo stesso tempo, tutto sia completamente diverso!”

Brano tratto dal libro “La forza della gentilezza.” di Piero Ferrucci. Oscar Mondadori 2005.

La persona ideale

La persona ideale

Mulla Nasrudin era seduto nel negozio del tè quando arrivò un vicino per parlare con lui.
“Sto per sposarmi, Mulla,” gli disse l’amico, “e sono molto eccitato.
Tu non hai mai pensato di sposarti?”

Nasrudin rispose:

“Sì, ci ho pensato.
Quand’ero giovane lo desideravo molto.
Volevo trovare la moglie perfetta.
Mi sono messo in viaggio per cercarla e sono andato a Damasco.
Là ho incontrato una bella donna piena di grazia, gentile e molto spirituale, ma che non conosceva il mondo.

Allora mi sono rimesso in viaggio e sono andato a Isphahan.

Là ho incontrato una donna che era sia spirituale che mondana, bella sotto molti punti di vista, ma non riuscivamo a comunicare.
Alla fine sono andato al Cairo e dopo molte ricerche l’ho trovata.
Era profonda di spirito, piena di grazia, bella sotto tutti i punti di vista, a suo agio sia nel mondo che nei regni che lo trascendono.
Sentivo di aver trovato la moglie ideale!”

L’amico gli fece un’altra domanda:

“Allora perché non l’hai sposata, Mulla?
“Ahimè,” disse Nasrudin scuotendo la testa, “anche lei stava cercando il marito ideale!”

Brano tratto dal libro “Il segreto dei pesci rossi.” di Bruno Ferrero