Tre racconti brevi sui bambini e sugli abbracci

Tre racconti brevi sui bambini e sugli abbracci
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Il furto della borsa

Il bambino e l’abbraccio

La bambina e l’abbraccio

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“Il furto della borsa”

Mi avevano rubato la borsa.
Mio marito, arrabbiato e contrariato, mi disse:
“Lasci sempre le tue cose in giro.
Se non fossi tanto disattenta, non sarebbe successo!”

Le sue parole mi ferirono e mi fecero sentire stupida.

Ma quella stessa sera, mio figlio di dieci anni, venuto a conoscenza dell’accaduto, mi mise le braccia attorno al collo e mi disse:
“Oh, mamma, deve essere stato terribile, per te!”

Brano senza Autore
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“Il bambino e l’abbraccio”

Il bambino chiese alla mamma:
“Mamma, secondo te, Dio esiste?”
“Si!” rispose la mamma.
“Com’è?” domandò il bambino.

La donna attirò il figlio a sé…

Lo abbracciò forte e gli disse:
“Dio è così!”
“Ho capito!” esclamò il bambino.

Brano senza Autore
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“La bambina e l’abbraccio”

Una volta una bambina domandò alla mamma:
Mamma, chi è Dio?”
La mamma rimase sbalordita da quella domanda così ardita.
D’altra parte, era contenta che proprio la sua bambina le avesse fatto quella domanda tanto importante.

Allora, come per ringraziarla,

se la prese tra le braccia e se la strinse forte al petto e la baciò.
In quel momento, le venne la risposta:
“Cara bambina mia, Dio è quello che provi ora con me!”

Brano senza Autore

Il regalo per Natale (La maestra e Dini)

Il regalo per Natale
(La maestra e Dini)

Poco prima di Natale, la maestra fece due domande:
“Chi considerate povero fra voi?
E chi dovrebbe ricevere un regalo a Natale?”
I bambini che si consideravano poveri alzarono la mano.

La città era piccola e tutti si conoscevano.

Non solo per nome, ma si sapeva anche dove uno viveva, che cosa faceva, chi erano i suoi parenti e quanti soldi aveva.
Dopo la scuola, la maestra chiamò nel suo ufficio Dini, un bambino di otto anni.
I suoi genitori erano arrivati dall’Africa da poco tempo e tutti sapevano che erano poverissimi.
Lo fece sedere e gli chiese come mai non aveva alzato la mano.

Dini spiegò:

“Perché non sono povero!”
“E chi è povero, secondo te?” domandò la maestra.
“I bambini che non hanno i genitori!” rispose semplicemente il bimbo.
Lei lo fissò sbalordita, in totale silenzio, poi lo congedò.
L’indomani, il padre di Dini tornò a casa con un largo sorriso stampato sulla faccia.
Disse che la maestra era andata a fargli visita sul posto di lavoro.
“Dovremmo essere molto fieri di nostro figlio!” aggiunse, e riferì alla mamma che cosa gli aveva detto l’insegnante.

La Vigilia di Natale, Dini ebbe il suo pacco regalo.

Conteneva due paia di scarpe nuove di zecca: uno per lui e uno per la sorellina.
Non avevano mai avuto un paio di scarpe nuove.
Ma anche non fosse arrivato il regalo, Dini sapeva che la sua era la famiglia più ricca del mondo.

Brano tratto dal libro “25 Storie di Natale + una.” di Bruno Ferrero. Edizioni ElleDiCi.