La metà di un sogno

La metà di un sogno

C’era una ragazza che, ogni notte, guardava la luna.
In quell’occhio del cielo dai riflessi d’argento, le sembrava di intravedere il profilo di un giovane sconosciuto.

O forse era solo il riverbero misterioso di un sogno.

La ragazza aspettava e sospirava.
Nell’altra parte del mondo, c’era un giovane che, ogni notte, guardava la luna.
Su quel pallido schermo gli pareva di vedere il profilo dolce e seducente di una ragazza.

Il giovane era un provetto arciere.

Così, una notte, incoccò la sua freccia più resistente e veloce sull’arco, lo tese con tutte le sue forze e mirò al volto placido della luna.
La freccia, dura come l’acciaio e rapida come il lampo, colpì la luna e ne staccò un frammento.
Cadendo, il frammento si spaccò in due parti.
Una cadde in grembo alla ragazza, l’altra ai piedi del giovane arciere.
Tutti e due si legarono al collo, come un gioiello, il frammento di luna.

Si incontrarono poi?

Forse.
Ma noi tutti, esseri umani, siamo come loro ed erriamo per il mondo portando ciascuno con sé la metà di un sogno.

Brano di Bruno Ferrero

Competenze tecniche: fare e saper fare!

Competenze tecniche: fare e saper fare!

Un ingegnere fu chiamato a riparare un computer molto grande ed estremamente complesso, un computer del valore di 12 milioni di euro.
Sedutosi di fronte allo schermo, premuti alcuni tasti, annuì, mormorò qualcosa tra sé e lo spense.

Prese un piccolo cacciavite dalla tasca e girò a metà a una piccola vite.

Poi accese di nuovo il computer e scoprì che funzionava perfettamente.
Il presidente della società fu felice e si offrì di pagare il conto sul posto.
“Quanto le devo?” chiese.
“In totale mille euro.” rispose l’ingegnere.
“Mille euro?

Mille euro per un paio di minuti di lavoro?

Mille euro, semplicemente per aver girato una piccola vite?
Io so che questo super computer costa 12 milioni di euro, ma…
Mille euro è un importo pazzesco!
Pagherò solo se mi invia una fattura dettagliata che giustifichi perfettamente questa cifra!”
Il tecnico informatico annuì e se ne andò.
La mattina seguente, il Presidente ricevette la fattura, lesse attentamente, scosse la testa e procedette a pagare, senza indugio.
La fattura riportava:

“Servizi offerti:

Serrare una vite: Euro 1.
Sapere quale vite serrare: Euro 999.”

Per i professionisti che ogni giorno affrontano il disprezzo di coloro che per la loro stessa ignoranza non riescono a capire.
Ricorda:
“Si vince per quel che si sa, non per quel che si fa!”

Brano senza Autore, tratto dal Web

L’importanza dello sport per i bambini


L’importanza dello sport per i bambini

C’era una volta un genitore, padre di due bambini, che riteneva inopportuno e inconcludente continuare a portare i suoi figli al corso di ginnastica che si svolgeva nella palestra della scuola.
Lo riteneva uno spreco di soldi, così a volte gli capitava di trasmettere svogliatezza o, in generale, dei pensieri negativi ai figli, che con il passare del tempo sembravano perdere entusiasmo nel partecipare ai corsi sportivi.
Un giorno, questo genitore provò a confrontarsi con un altro genitore amico che portava anch’egli i suoi figli alla stessa palestra.
“Perché continui a pagare soldi per far fare ginnastica ai tuoi figli?” chiese all’amico.

“Beh, devo confessarti che io non pago per far fare ginnastica ai miei figli.

Personalmente non mi importa molto della ginnastica.” rispose il secondo, che poi continuò:
“Quindi se non sto pagando per la ginnastica per cosa sto pagando?
Ora te lo spiego.
Pago per quei momenti in cui i miei figli son così stanchi che vorrebbero smettere, ma non lo fanno.
Pago per quei giorni in cui i miei figli tornano a casa da scuola troppo stanchi per andare in palestra ma ci vanno lo stesso.
Pago perché i miei figli imparino la disciplina.

Pago perché i miei figli imparino ad aver cura del proprio corpo.

Pago perché i miei figli imparino a lavorare con gli altri e a essere buoni compagni di squadra.
Pago perché i miei figli imparino a gestire la delusione quando non ottengono la vittoria che speravano di avere, ma devono ancora lavorare duramente.
Pago perché i miei figli imparino a crearsi degli obiettivi e a raggiungerli.
Pago perché i miei figli imparino che ci vogliono ore ed ore ed ore di duro lavoro e allenamento per creare un atleta, e che il successo non arriva da un giorno all’altro.
Pago per l’opportunità che i miei figli hanno e che avranno in futuro, di fare amicizie che durino una vita intera.

Pago perché i miei figli possano stare su una pedana, un campo di gioco o una pista, anziché davanti a uno schermo.

Potrei andare avanti ancora ma, per farla breve, io non pago per la ginnastica.
Pago per le opportunità che la ginnastica dà ai miei figli di sviluppare qualità che serviranno loro per tutta la vita.
E per dar loro l’opportunità di far del bene alla vita degli altri.
E da quello che ho visto finora penso che sia un buon investimento.”

Brano senza Autore, tratto dal Web

Orme sulla Sabbia


Orme sulla Sabbia
(a fine pagina troverete l’audio ed il video di questo brano, recitato da Alberto Lupo, tratto da Youtube)

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettato nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.

Così sono andato avanti, finché tutti i giorni si esaurirono.

Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore…
E allora ho domandato:
“Signore, Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te, ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?”

Ed il Signore mi ha risposto:

“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, ebbene non ti ho lasciato…
I giorni in cui tu hai visto solo un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui Io ti ho portato in braccio.”

Brano Popolare Brasiliano.
Brano senza Autore, tratto dal Web