Gli inutili propositi


Gli inutili propositi

Un adolescente scriveva i suoi propositi chino sul tavolo, mentre la mamma stirava la biancheria.
“Se vedessi qualcuno in procinto di annegare,” scriveva l’adolescente, “mi butterei subito in acqua per soccorrerlo.

Se si incendiasse la casa salverei i bambini.

Durante un terremoto non avrei certo paura a buttarmi tra le macerie pericolanti per salvare qualcuno.
Poi dedicherei la mia vita per aiutare tutti i poveri del mondo…”

La mamma lo interruppe e gli chiese:

“Per piacere, vai a prendere un po’ di pane qui sotto!”
Il ragazzo rispose:
“Mamma, non vedi che piove?”

Brano senza Autore, tratto dal Web

Il fiore e la colonna

Il fiore e la colonna

Accanto ad una colonna di un antico tempio, rimasta intatta negli anni, era cresciuto un piccolo e insignificante fiore.
La colonna un giorno lo insultò dicendo:

“Tu sei piccolo e inutile e ti pieghi ad ogni soffio di vento, perché il tuo stelo è gracile.

Io invece sono forte e stabile e il vento mai riuscirà a piegarmi.
E sono più bella, più alta e nobile di te.”
Il fiore non rispose nulla, e chinò la corolla.

Ma un giorno venne un violento terremoto e la colonna crollò,

mentre il fiore, dopo molto ondeggiare, passato il terremoto, ritornò fermo, conficcato nel terreno.
Il giorno dopo passò di lì un bambino, che vide il fiore e gridando “Che bello!” lo raccolse.

Il bambino non diede importanza alle macerie della colonna,

perché gli sembravano tanti sassi ammucchiati.
Così l’alta e nobile colonna perse la sua bellezza, e il fiore aggiunse alla sua, semplice e piccola, la bellezza del sorriso di un bambino che l’aveva raccolto.

Brano senza Autore, tratto dal Web

Desiderio per domani…


Desiderio per domani…

C’erano una volta tre anziani compagni di scuola che si ritrovarono dopo molto tempo.
Ognuno cominciò a raccontare la propria vita.
Uno era diventato un importante uomo d’affari ed un politico, un altro era un eminente studioso e il terzo un giardiniere.
Conversando intorno ad un bicchiere di buon vino, i tre uomini si scambiavano le impressioni sulla vita, che scorreva sempre più rapida.
Arrivarono alla conclusione che ogni giorno era un dono prezioso che ricevevano.

Giunsero così ad una bizzarra decisione:

“Impegniamoci a realizzare domani il desiderio più intenso che ci portiamo dentro.”
Ognuno confidò il proprio desiderio per l’indomani:
Il politico disse:
“lo voglio usare il mio prezioso servizio da tè di porcellana cinese e il mio magnifico cavallo per galoppare nella mia tenuta.”
Lo studioso disse:
“Io mi procurerò una tazza di cioccolata profumata e un libro antico pregiato da leggere seduto nella mia biblioteca.”

Il giardiniere disse:

“Io domani vorrei godermi una bella giornata di sole, ascoltando un ruscello di acqua gorgogliante, degli uccelli che cantino in cielo e sugli alberi.
Questi ultimi colmi di frutti maturi.”
Proprio quella notte un forte terremoto scosse la regione.
Quando il politico cercò la sua porcellana la trovò in frantumi; il suo prezioso cavallo era morto sotto il muro della scuderia, che a causa del terremoto era crollato.

Lo studioso non riuscì a bere la cioccolata né a leggere,

perché nella sua casa non c’era più una tazza rimasta intatta; la sua biblioteca aveva preso fuoco e tutti i suoi libri erano ormai perduti.
Il giardiniere invece poté godersi il sole che scaldava il suo giardino, bere l’acqua fresca del ruscello e, anche se il deposito degli attrezzi era stato distrutto dal terremoto, gli alberi erano rimasti in piedi, colmi di frutti; anche gli uccelli cantavano come tutti gli altri giorni.

Brano senza Autore, tratto dal Web