Il viaggio in treno da solo

Il viaggio in treno da solo

Mamma e papà accompagnavano tutti gli anni in treno Martino, il loro figlio, dalla nonna per l’estate e poi tornavano a casa con lo stesso treno l’indomani.
Il ragazzo, quando divenne adolescente, disse ai suoi genitori:
“Sono già grande, cosa ne pensate se quest’anno provo ad andare dalla nonna da solo?”

Dopo un breve dibattito, i genitori furono d’accordo.

Eccoli in piedi sul marciapiede della stazione, salutandolo, dandogli l’ultimo consiglio, mentre Martino continuava a ripetere:
“Sì, lo so, lo so!
Me lo avete già detto cento volte!”

Il treno stava per partire quando il padre gli disse:

“Figlio, se improvvisamente ti senti male o sei spaventato, questo è per te!” e terminando la frase, mise qualcosa nella tasca del ragazzo.
Dopo qualche minuto, il ragazzo era solo, seduto in carrozza, senza genitori, per la prima volta, guardando fuori dal finestrino.
Intorno, persone estranee che si spintonavano, facevano rumore, entravano ed uscivano dal vagone, il bigliettaio che gli contestava il fatto di essere da solo, mentre qualcuno lo guardava anche con dispiacere, quando, improvvisamente, il ragazzo si sentì a disagio, sempre di più.

Al disagio subentrò lo spavento.

Abbassò la testa e si rannicchiò in un angolo del sedile con le lacrime che cominciavano a scendere.
In quel momento si ricordò che suo padre gli aveva messo qualcosa in tasca.
Con la mano tremante, dopo aver cercato a tentoni un pezzo di carta, lo aprì:
“Figliolo, sono nell’ultima carrozza!”

È così che nella vita dobbiamo lasciare andare i figli, fidandoci di loro, ma essendo sempre nell’ultima carrozza, in modo che loro non abbiano paura.
Per essere vicini, per sempre.

Brano senza Autore

Tre racconti brevi su Dio

Tre racconti brevi su Dio
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Il missionario ed il cantante

La chiesa ed i fedeli

Siate come il vetro

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“Il missionario ed il cantante”

Un missionario, che era vissuto in Cina per molti anni, ed un famoso cantante, che vi era rimasto soltanto per due settimane, tornavano negli Stati Uniti a bordo della stessa nave.
Quando attraccarono a New York, il missionario vide una gran folla di ammiratori in attesa del cantante.

“Signore, non capisco!” mormorò il missionario,

“Ho dedicato 42 anni della mia vita alla Cina, e lui ci è rimasto soltanto due settimane, eppure ci sono migliaia di persone che gli danno il bentornato a casa, mentre per me non c’è nessuno!”
Ed il Signore gli rispose:
“Figliolo, ma tu non sei ancora a casa!”

Brano senza Autore.
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“La chiesa ed i fedeli”

Un uomo cercava una buona chiesa da frequentare ed entrò per caso in una chiesa in cui i fedeli ed il prete stavano leggendo il loro libro di preghiere.
E dicevano:

“Non abbiamo fatto queste cose che avremmo dovuto fare,

ed abbiamo fatto queste altre cose che non avremmo dovuto fare!”
L’uomo si lasciò cadere in un banco e sospirò sollevato dicendo:
“Grazie a Dio, ho finalmente trovato la mia gente!”

Brano senza Autore.
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“Siate come il vetro”

Siate come il vetro; il vetro, se è pulito, non si vede!
Però fa vedere al di là di se stesso.
Anche voi, se siete limpidi e non appannati dall’orgoglio e dall’egoismo,

sarete come il vetro:

lascerete vedere Gesù al di là di voi stessi e così aiuterete tanta gente a incontrarlo.

Brano di Madre Teresa di Calcutta