Un sorriso in giro per il mondo

Un sorriso in giro per il mondo

C’era una volta un sorriso che se ne andava a spasso per il mondo.
Era un sorriso cordiale, allegro, affettuoso.
Era felice come può esserlo un sorriso e ogni tanto fischiettava.
Arrivò un giorno in una cittadina dove gli abitanti e il traffico erano particolarmente nervosi.

Stava giudiziosamente aspettando il verde ad un semaforo,

quando due auto si urtarono.
Si arrestarono stridendo sul ciglio della strada, le portiere si aprirono e dalla prima auto balzò fuori un uomo con un cipiglio feroce.
In modo fulmineo il sorriso si attaccò alla sua bocca e gli illuminò il volto con una luce arrendevole, disponibile, amichevole.
La signora irritata che stava venendo fuori dall’altra auto con i pugni chiusi rimase interdetta, sorpresa e stupita.

Poi sorrise anche lei:

“Chiedo scusa, è colpa mia!” disse subito.
“Capita! Pazienza…” rispose l’uomo, “Prendiamo un caffè insieme?”
Il sorriso riprese il suo cammino.
Fece sorridere l’impiegata dell’ufficio postale e tutta la fila di gente in attesa fiorì di chiacchiere.

Passò sul viso di un insegnante e gli studenti cominciarono a stare attenti.

Si fermò sulla faccia di un professore del policlinico e gli ammalati si sentirono meglio.
Poi toccò ad un capoufficio, alla cassiera del suo supermercato, ad un marito che tornava a casa, a due ragazzini che si erano sempre detestati …
Alla sera, il sorriso ripartì.
Era un po’ stanco, ma la cittadina era più felice.

Brano senza Autore.
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