Una donna ed il vescovo
Una donna riteneva che Dio le apparisse in visione.
Andò quindi a consigliarsi dal proprio vescovo.
Il buon presule le fece la seguente raccomandazione:
“Cara signora, lei forse sta credendo a delle illusioni.
Deve capire che in qualità di vescovo della diocesi sono io che posso decidere se le sue visioni sono vere o false.”
“Certo, Eccellenza.” rispose la signora.
“Questa è una mia responsabilità, un mio dovere!” spiegò il vescovo.
“Perfetto, Eccellenza!” replicò la donna.
“Allora, cara signora, faccia quello che le ordino.” disse il prelato.
“Lo farò certamente, Eccellenza!” esclamò la signora.
“La prossima volta in cui Dio le apparirà, come lei sostiene, lo sottoponga a una prova per sapere se è realmente Dio!” continuò il vescovo.
“D’accordo, Eccellenza.
Ma qual è la prova?” domandò la donna.
“Dica a Dio:
“Rivelami, per favore, i peccati personali e privati del signor vescovo.”
Se è davvero Dio ad apparirle, costui le rivelerà i miei peccati.
Poi, torni qui e mi racconti cosa avrà risposto; a me, e a nessun altro.
D’accordo?” chiese il prelato.
“Farò proprio così, Eccellenza!” concluse la donna che in seguito andò via.
Un mese dopo, la signora chiese di essere ricevuta dal vescovo, che le domandò:
“Le è apparso di nuovo Dio?”
“Credo di sì, Eccellenza!” rispose la donna.
“Gli ha chiesto quello che le ho ordinato?” domandò allora il prelato.
“Certo, Eccellenza!” disse la donna.
“E cosa le ha risposto Dio?” chiese il vescovo.
“Mi ha detto:
“Di’ al vescovo che i suoi peccati io li ho dimenticati”!” concluse la donna.