Il pastore ed il viandante
C’era una volta un uomo che aveva sempre il cielo dell’anima coperto di nubi nere.
Era incapace di credere alla bontà.
Soprattutto non credeva alla bontà e all’amore di Dio.
Un giorno mentre passeggiava sulle colline che attorniavano il suo villaggio, sempre tormentato dai suoi dubbi, incontrò un pastore.
Il pastore era un brav’uomo dagli occhi limpidi.
Si accorse che lo sconosciuto aveva un’aria particolarmente triste e gli chiese:
“Che cosa ti rende così triste, amico?”
“Mi sento immensamente solo.” rispose l’uomo.
“Anch’io sono solo, eppure non sono triste!” replicò il pastore.
“Forse perché Dio ti fa compagnia…” disse il viandante.
“Hai indovinato!” esclamò il pastore.
“Io invece non ho la compagnia di Dio.” spiegò l’uomo, “Non riesco a credere che mi ama.
Com’è possibile che ami gli uomini uno per uno?
Com’è possibile che ami uno come me?”
“Vedi laggiù il nostro villaggio?” domandò il pastore, “Vedi ogni casa?
Vedi le finestre di ogni casa?”
“Vedo tutto questo!” rispose l’uomo.
“Allora non devi disperare.
Il sole è uno solo, ma ogni finestra della città, anche la più piccola e la più nascosta, ogni giorno viene baciata dal sole, nell’arco della giornata.
Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra.” concluse il saggio pastore.