L’utilità di un sasso


L’utilità di un sasso

C’era una volta, in un inverno freddissimo, un uccellino che volava su un campo innevato.
Avendo le zampette piene di neve cercava un posto su cui appoggiarsi.

Dall’alto sembrava che tutto fosse ricoperto di neve.

Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva.
Allora l’uccellino si avvicinò e chiese al sasso:
“Scusami, sono infreddolito e ho le zampette piene di neve, posso poggiarmi su di te per qualche istante?”

Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo!”

L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio.
Nel ripartire disse alla pietra:
“Grazie, sei stato veramente gentile, eri l’unico su cui potevo poggiarmi.

Ti sarò sempre debitore!”

Ma il sasso rispose:
“Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto a fare!”

Brano senza Autore, tratto dal Web

I gomitoli colorati


I gomitoli colorati

C’era una volta in una piccola città un negozio chiamato Arcobaleno perché sui suoi scaffali erano allineati tanti soffici gomitoli di lana di tutti i colori, giallo, rosso, verde, azzurro…
…un vero arcobaleno!
Però questi gomitoli non facevano che litigare fra di loro.
“Io, il giallo, sono il più bello perché ho il colore del sole e del risotto allo zafferano!”
“No, io, l’azzurro, perché ho il colore del cielo!”

“Ed io, il rosso, ho il colore di un bel campo di papaveri!”

E così via, finché un giorno, la padrona del negozio, stanca di tutto quello strepitare, decise di cercare qualcuno che mettesse fine a tanti litigi.
Si presentarono tanti bambini, tutti armati di grossi e tondi ferri da maglia…
Incominciarono a prendere chi un gomitolo, chi un altro e iniziarono a lavorare.
Arrivò anche qualche nonna ad aiutarli.

I gomitoli, prima sorpresi e preoccupati, capirono presto che nessuno di loro era il più bello, ma che lo sarebbero diventati tutti, unendosi uno con l’altro.

Così cominciarono a saltare da un bimbo all’altro.
Un po’ di rosso qua, due giri di blu là, un tocco di verde, un po’ di bianco…
Sapete come andò a finire la storia?
Nacquero copertine, sciarpe e golfini multicolori che servirono a riscaldare i bambini di tutto il mondo ed i gomitoli, felici di essere serviti a questo non litigarono mai più.
Bisogna sempre tessere con i colori della storia umana.

Brano senza Autore, tratto dal Web

Attenzione Reciproca


Attenzione Reciproca

Un giorno in cui faceva molto caldo, un contadino che lavorava nel suo campo colse un grappolo d’uva e cominciò a mangiarlo ma, mentre si dissetava, pensò a sua moglie che stava facendo il pane in casa.
Forse con quel caldo avrebbe desiderato anche lei un po’ d’uva fresca.
Così le portò in dono il grappolo e torno nell’orto a lavorare.
La moglie apprezzò molto il pensiero del marito, ma le venne in mente che suo figlio stava spaccando la legna.

Chissà come avrebbe gradito un po’ di quell’uva fresca!

Cosi gliela portò.
Il ragazzo fu ben lieto di rinfrescarsi la gola, ma anche a lui venne un pensiero:
alla sua sorellina avrebbe fatto piacere mangiare un po’ d’uva.
Detto fatto le regalò il grappolo.
La piccola incominciò a mangiarlo, ma alzando lo sguardo vide il papà che zappava l’orto.

Gli corse vicino e gli donò ciò che restava del grappolo.

Quando il babbo comprese che l’uva era la stessa che lui aveva raccolto, capì con gioia che ogni persona della sua famiglia era generosa e attenta ai bisogni degli altri.

Brano senza Autore