I vestiti ed il bramino

I vestiti ed il bramino

C’era una volta un bramino buono e pio che viveva con le elemosine che i fedeli gli regalavano.
Un giorno pensò:
“Andrò a chiedere l’elemosina vestito come un povero intoccabile.”
Così mise uno straccio intorno ai fianchi, come fanno i paria, i più poveri dell’India.

Quel giorno nessuno lo salutò, nessuno gli diede l’elemosina.

Andò al mercato, andò al tempio, ma nessuno gli rivolgeva la parola.
La volta successiva il bramino si vestì secondo la sua casta:
si mise un bel vestito bianco, un turbante di seta e una giacchetta ricamata.
La gente lo salutava e gli dava denaro per lui e per il tempio.
Quando tornò a casa, il bramino si tolse gli abiti, li posò su una sedia e si inchinò profondamente.

Poi disse:

“Oh! Fortunati voi, vestiti!
Fortunati!
Sulla terra ciò che è certamente più onorato è il vestito, non l’essere umano che vi è sotto!”

Brano tratto dal libro “Solo il vento lo sa.” di Bruno Ferrero. Edizioni ElleDiCi.

L’uomo nel pozzo


L’uomo nel pozzo

Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.
Una persona di buon cuore che passava di là disse:
“Mi dispiace davvero tanto per te. Partecipo al tuo dolore!”
Un politico impegnato nel sociale che passava di là disse:
“Era logico che, prima o poi, qualcuno ci sarebbe finito dentro!”

Un pio disse: “Solo i cattivi cadono nei pozzi!”

Uno scienziato calcolò come aveva fatto l’uomo a cadere nel pozzo.
Un politico dell’opposizione si impegnò a fare un esposto contro il governo.
Un giornalista promise un articolo polemico sul giornale della domenica dopo.
Un uomo pratico gli chiese se erano alte le tasse per il pozzo.

Una persona triste disse:

“Il mio pozzo è peggio!”
Un umorista sghignazzò:
“Prendi un caffè che ti tira su!”

Un ottimista disse:

“Potresti star peggio!”
Un pessimista disse:
“Scivolerai ancora più giù!”
Gesù, vedendo l’uomo, lo prese per mano e lo tirò fuori dal pozzo.

Brano tratto dal libro “A volte basta un raggio di sole.” di Bruno Ferrero

Il muro nella caverna


Il muro nella caverna

In un deserto aspro e roccioso vivevano due eremiti.
Avevano trovato due grotte che si spalancavano vicine, una di fronte all’altra.

Dopo anni di preghiere e feroci mortificazioni,

uno dei due eremiti era convinto di essere arrivato alla perfezione.
L’altro era un uomo altrettanto pio, ma anche buono e indulgente.
Si fermava a conversare con i rari pellegrini,

confortava e ospitava coloro che si erano persi, e coloro che fuggivano;

tutto tempo sottratto alla meditazione e alla preghiera, pensava il primo eremita, che disapprovava le frequenti, anche se minuscole, mancanze dell’altro.
Per fargli capire in modo visibile quanto fosse ancora lontano dalla santità, decise di posare una pietra all’imboccatura della propria grotta,

ogni volta che l’altro commetteva una colpa.

Dopo qualche mese davanti alla grotta c’era un muro di pietre grigie e soffocanti.
E lui era murato dentro.

Brano di Bruno Ferrero