Il professore ed il peso di un bicchiere d’acqua

Il professore ed il peso di un bicchiere d’acqua

Un professore della Facoltà di Psicologia fece il suo ingresso in aula, come ogni martedì.
Il corso fu uno dei più gremiti e decine di studenti parlarono del più e del meno prima dell’inizio della lezione.
Il professore arrivò con il classico quarto d’ora accademico di ritardo.
Tutto sembrò nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare:
il professore teneva in mano un bicchiere d’acqua.
Nessuno notò questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d’acqua in mano, iniziò a girovagare tra i banchi dell’aula.
In silenzio.
Gli studenti si scambiarono sguardi divertiti, ma non particolarmente sorpresi.
Sembrarono dirsi:
“Eccoci qua, oggi la lezione riguarderà sicuramente l’ottimismo.
Il professore ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto.
Alcuni diranno che è mezzo pieno.
Altri diranno che è mezzo vuoto.
I nerd diranno che è completamente pieno: per metà d’acqua e per l’altra metà d’aria!
Tutto così scontato!”

Il professore invece si fermò e domandò ai suoi studenti:

“Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d’acqua?”
Gli studenti sembrarono un po’ spiazzati da questa domanda, ma in molti risposero:
il bicchiere ha certamente un peso compreso tra i duecento e trecento grammi.
Il professore aspettò che tutti gli studenti avessero risposto e poi propose il suo punto di vista:
“Il peso assoluto del bicchiere d’acqua è irrilevante.
Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato!”
Felice di aver catturato l’attenzione dei suoi studenti, il professore continuò:
“Sollevatelo per un minuto e non avrete problemi.
Sollevatelo per un’ora e vi ritroverete un braccio dolorante.
Sollevatelo per un’intera giornata e vi ritroverete un braccio paralizzato!”

Gli studenti continuarono ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia:

“In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato.
Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante.
Lo stress e le preoccupazioni sono come questo bicchiere d’acqua.
Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro.
Se gli dedichiamo il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente.
Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa.
Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza.”
Il professore capì di avere la completa attenzione dei suoi studenti e decise di concludere il suo ragionamento:
“Per ritrovare la serenità dovete imparare a lasciare andare stress e preoccupazioni.
Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete e non su ciò che non volete.
Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d’acqua!”

Brano senza Autore, tratto dal Web

Il professore e la lezione sull’amore

Il professore e la lezione sull’amore

Durante una lezione una ragazza piangeva perché era stata lasciata dal suo ragazzo.
Il professore dopo aver chiesto alla ragazza cosa avesse, disse:
“L’amore.
L’amore dovete prenderlo come un gioco.
Anzi è un gioco.
E sapete chi vince?”
Un primo studente rispose:
“Chi fugge?”
“Assolutamente no!” esclamò il professore.
Intervenne un secondo studente dicendo:
“Chi è online su Whatsapp o Facebook e non risponde?”

A lui si accodò un terzo studente che chiese:
“Vince chi si accontenta dei mi piace sui post e sulle foto di Instagram o Facebook?
O chi attende sempre che l’altra persona lo contatti?”
Il professore rispose ad entrambi:
“Interessante ma no.
Nessuno lo sa?”
Un altro studente tentò la soluzione, esclamando:
“Vince chi non si lascia spezzare il cuore. Giusto?”
Ascoltati i vari studenti il professore concluse:
“No.
Nessun ha ancora capito come funziona questo gioco.
Avete mai visto un libretto delle istruzioni?

No ragazzi, l’amore ognuno lo gioca come vuole.
Una volta iniziato a giocare non potrà più smettere, non riuscirà.
È una battaglia.
Vi viene spezzato il cuore una volta?
Andate in cerca di qualcosa che ve lo aggiusti, non state a piangervi addosso.
Quando giocate alla Playstation e il nemico vi spara, voi cosa fate?
Vi rimboccare le maniche e fate di tutto per schivare ulteriori colpi e portare a termine la missione.
Ebbene, rimboccatevi le mani e provate a vincere il gioco.
Non è ancora perso, mai.
Siate voi i vincitori.”

Brano senza Autore, tratto dal Web

La persona giusta per noi

La persona giusta per noi

Un mio non più giovane professore universitario, durante una lezione, ad un certo punto, cambiando discorso, iniziò a dirci:
“Vedete ragazzi, solo dopo quaranta anni ho finalmente capito con chi è giusto, per ognuno, trascorrere la propria vita.
Non è importante quanto la persona che sta con voi sia bella fisicamente, ma è importante quello che lei prova per voi, e voi per lei.

Si, può essere rilevante l’aspetto fisico, ma ancora più importante è che questa persona sia bella dentro, e che soprattutto con lei possiate essere felici in ogni momento e possiate parlare di tutto.
Persone (ragazze e ragazzi) dai gusti e dai costumi facili se ne trovano dovunque, voi dovete riuscire a trovare quella giusta per voi, che vi faccia innamorare, e che sia semplice e carina.
Io ho impiegato quaranta anni per capirlo, ma spero che voi ci riusciate prima!”

Brano di Michele Bruno Salerno
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