La cavalla contestatrice

La cavalla contestatrice

Una giovane cavalla, che faceva parte di una numerosa mandria di equini e di altri animali affini, o per struttura mentale o per partito preso, aveva l’abitudine di contestare quanto gli altri dicevano e facevano.

Una volta, per voto unanime, fu proposto di trasferirsi in altra zona,

dove le condizioni di vita sarebbero state di gran lunga migliori.
Ecco la giovane cavalla opporsi, non ricordando che proprio essa un anno prima aveva fatto la stessa proposta:
proposta, che non era stata accolta, perché mancavano le condizioni per realizzarla.
La discussione si protraeva e la polemica montava.
Si temeva il peggio, quando un cavallo, molto scaltro, intervenne:

“Non occorre discutere ancora e tanto meno azzuffarsi.

Ognuno di noi liberamente scelga o di trasferirsi nella zona indicata o di restare qui.”
La proposta fu accolta con entusiasmo e, iniziato subito l’esodo, restò là soltanto la cavalla contestatrice, la quale però alcuni giorni dopo, mogia mogia, seguì pacificamente gli altri animali.

Brano tratto dal libro “Briciole di saggezza.” di Antonio Rosario Mennonna e Luciano Sandrin

Segui Gesù come Maria

Segui Gesù come Maria

Una notte ho fatto un sogno splendido.
Vidi una strada lunga, una strada che si snodava dalla terra e saliva su nell’aria, fino a perdersi tra le nuvole, diretta in cielo.
Ma non era una strada comoda, anzi era una strada piena di ostacoli, cosparsa di chiodi arrugginiti, pietre taglienti e appuntite, pezzi di vetro.
La gente camminava su quella strada a piedi scalzi.
I chiodi si conficcavano nella carne, molti avevano i piedi sanguinanti.

Le persone però non desistevano:

volevano arrivare in cielo.
Ma ogni passo costava sofferenza e il cammino era lento e penoso.
Ma poi, nel mio sogno, vidi Gesù ché avanzava.
Era anche lui a piedi scalzi.
Camminava lentamente, ma in modo risoluto.

E neppure una volta si ferì i piedi.

Gesù saliva e saliva.
Finalmente giunse al cielo e là si sedette su un grande trono dorato.
Guardava in giù, verso quelli che si sforzavano di salire.
Con lo sguardo e i gesti li incoraggiava.
Subito dopo di lui, avanzava Maria, la sua mamma.
Maria camminava ancora più veloce di Gesù.

Sapete perché?

Metteva i suoi piedi nelle impronte lasciate da Gesù.
Così arrivò presto accanto a suo Figlio, che la fece sedere su una grande poltrona alla sua destra.
Anche Maria si mise ad incoraggiare quelli che stavano salendo e invitava anche loro a camminare nelle orme lasciate da Gesù, come aveva fatto lei.
Gli uomini più saggi facevano proprio così e procedevano spediti verso il cielo.
Gli altri si lamentavano per le ferite, si fermavano spesso, qualche volta desistevano del tutto e si accasciavano sul bordo della strada sopraffatti dalla tristezza.

Brano tratto dal libro “Il canto del grillo.” di Bruno Ferrero. Edizioni ElleDiCi.