L’avaro
Un avaro aveva liquidato tutto il suo patrimonio e l’aveva convertito in una verga d’oro;
poi l’aveva sotterrato in un certo luogo, sotterrandoci insieme la sua vita e il suo cuore, e tutti i giorni andava a farci una ispezione.
Un operaio lo tenne d’occhio, subodorando la verità,
andò a scavare e si portò via la verga.
Dopo un po’ arrivò anche l’avaro e, trovando la sua buca vuota, cominciò a piangere e a strapparsi i capelli.
Ma un tale, che l’aveva visto lamentarsi così dolorosamente, quando ne seppe la ragione, gli disse:
“Non disperarti così, mio caro; tanto, oro non ne avevi nemmeno quando lo possedevi.
Prendi una pietra, mettila al suo posto, e immagina d’avere il tuo oro:
ti farà lo stesso servizio;
perché vedo bene che, anche quando il tuo oro era là, tu non ne facevi nulla.”