Le tre pipe


Le tre pipe

Un vecchio saggio indiano dava questo consiglio agli irruenti giovani della sua tribù:
“Quando sei veramente adirato con qualcuno che ti ha mortalmente offeso e decidi di ucciderlo per lavare l’onta, prima di partire siediti, carica ben bene di tabacco una pipa e fumala.
Finita la prima pipa, ti accorgerai che la morte, tutto sommato, è una punizione troppo grave per la colpa commessa.

Ti verrà in mente, allora, di andare a infliggergli una solenne bastonatura.

Prima di impugnare un grosso randello, siediti, carica una seconda pipa e fumala fino in fondo.
Alla fine penserai che degli insulti forti e coloriti potrebbero benissimo sostituire le bastonate.
Bene!
Quando stai per andare a insultare chi ti ha offeso, siediti, carica la terza pipa, fumala, e quando avrai finito, avrai solo voglia di riconciliarti con quella persona.”

I monaci di un convento trovavano molta difficoltà ad andare d’accordo.
Spesso scoppiavano dispute, anche per motivi futili.
Invitarono allora un maestro di spirito che affermava di conoscere una tecnica ga­rantita per portare l’armonia e l’amore in ogni gruppo.

A loro il maestro rivelò il suo segreto:

“Ogni volta che sei con qualcuno o ce l’hai con qualcuno, devi dire a te stesso:
io sto morendo e anche questa persona sta morendo.
Se pensi veramente a queste parole, ogni amarezza scomparirà.”

Brano tratto dal libro “Il canto del grillo.” di Bruno Ferrero
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