La storia dell’Arcobaleno


La storia dell’Arcobaleno

Una volta, tanti tanti anni fa, tutti i colori del mondo cominciarono a litigare; ognuno sosteneva di essere il migliore, il più importante, il più utile, il preferito.
Il verde disse:
“E’ chiaro che il più importante sono io!
Sono simbolo della vita e della speranza.
Sono il color dell’erba, degli alberi, delle foglie.
Senza di me tutti gli uomini e gli animali morirebbero.”
Il blu lo interruppe:
“Tu stai guardando solo la terra, ma pensa al mare e al cielo.
Io sono il colore delle due cose più belle e più grandi!”

Il giallo rise sotto i baffi:

“Siete tutti così seri!
Io porto il sorriso, l’allegria, il caldo nel mondo.
Io sono il colore del sole, della luna, delle stelle!”
L’arancio alzò la voce e disse:
“Io sono il colore della salute e della forza.
Trasporto tutte le vitamine più importanti.
Pensate alla carota e alla zucca, al mango e alla papaia.”
Il rosso non poté sopportare più a lungo questi discorsi:
“Io sono il sovrano di tutti voi.
Il colore del sangue, e il sangue è vita!
Sono il colore della passione e dell’amore, il colore della rosa, della stella di natale, del papavero.”

Anche il porpora si alzò in tutta la sua altezza.

Era molto alto e parlò con grande enfasi:
“Io sono il colore della sovranità e del potere.
Re, capi e vescovi hanno sempre scelto me perché io sono il segno dell’autorità e della saggezza.
Tutti mi ascoltano e mi obbediscono.”
L’indaco parlò più pacatamente di tutti gli altri, ma con la stessa determinazione:
“Pensate a me.
Sono il colore del silenzio.
Io rappresento il pensiero e la riflessione, la luce del crepuscolo e le acque profonde.”
E così tutti i colori continuarono con le loro vanterie, quando a d un tratto, un tuono potente li fece sussultare.
Dopo un po’ una pioggia torrenziale cominciò a scrosciare.

I colori si acquattarono tutti presi dalla paura e si raccolsero vicini l’uno all’altro per farsi forza.

Allora parlò la pioggia:
“Voi colori siete sciocchi; vi azzuffate, cercando di dominarvi!
Non sapete che è Dio ad avervi creato?
Ognuno con il suo compito unico, diverso, insostituibile.
Egli vi ama tutti, vi vuole tutti.
Prendetevi per mano e venite con me.
Egli vi stenderà tutt’intorno nel cielo in un meraviglioso arco di colori allegri.”
Da quel giorno, ogni volta che piove, Dio mette un arcobaleno lassù in alto.
Quando lo vediamo ci dovremmo ricordare che egli vuole che facciamo pace.

Brano senza Autore, tratto dal Web

 

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